MIA BELLA ITALIA, COME TI SEI RIDOTTA


Edoardo Macrì – Il sempre critico Travaglio dice che la sovranità appartiene al popolo e quindi è giusto che questo Governo, che lo rappresenta, porti avanti il suo programma. Lo dice non risparmiando alcune osservazioni negative sulla legge di bilancio, in corso di approvazione. A questo proposito mi permetto di fare alcune osservazioni. Il popolo italiano annovera 60.484.530 abitanti. I votanti nel marzo c.a. sono stati 33.978.719 elettori, vale a dire poco più del 56% della popolazione. La Lega ed il Movimento 5 Stelle han preso, nelle ultime elezioni del marzo 2018, circa 16.419.488 voti ( 5.691.921 la Lega e 10.727.567 M5s ). Quindi appena il 27,15% della popolazione italiana. Il governo in carica, dal momento che ha preso qualche punto in più del 50% dei votanti, è legittimato a governare. Ma si può dire che rappresenta tutto il popolo italiano, dal momento che lo stesso rappresenta solo il 27,15 % di esso ? Può decidere anche per il rimanente 72,85% della popolazione ? Soprattutto nell’aumento del debito pubblico, come sta facendo, debito che ha superato, di gran lunga, il punto di non ritorno, nei rapporti del nostro PIL ? E che dovranno pagare soprattutto i giovani che adesso non hanno neppure il diritto al voto ? A parte il fatto che l’articolo uno della nostra Costituzione afferma sì che la sovranità appartiene al popolo, ma aggiunge pure che il popolo la deve esercitare NELLA FORMA E NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE . Ed è bene ricordare a questo proposito anche il suo articolo 81, che afferma che…… ” con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese”. Ed ancora che ” ogni altra legge che importi nuove e maggiori spese deve indicare i mezzi per farne fronte “. E tali mezzi che non possono includere l’aumento ancora del nostro già pesantissimo debito pubblico, con la certezza di sprofondare, come la Grecia.
In quanto al nostro debito pubblico va ricordato ancora che esso ammonta a 2.341 miliardi di euro ed è sempre in continuo aumento. Vale a dire il 132% del nostro PIL.
Quando il suo punto di non ritorno sarebbe il 120%. Come è anche bene ricordare che in questo rapporto negativo l’Italia è al secondo posto della graduatoria MONDIALE. Il primo lo detiene il Giappone. POVERI NOI ! E poveri anche i nostri discendenti, che, senza neppure votare, si dovranno far carico di buona parte di questo pesantissimo
fardello, perchè ci vogliono almeno due generazioni per il ritorno alla normalità, sempre che il nostri governanti lo vogliono fare. Il nostro attuale governo pare sia di avviso diverso, nonostante i richiami dell’ U.E. e di tutti i nostri economisti di buon senso.

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